Per diciannove volte il mare ed i litorali di Menfi vengono insigniti della Bandiera Blu della FEE (Foundation for Environmental Education in Europe), un riconoscimento assegnato alle zone costiere che si distinguono per l’eccellente stato di salute delle acque marine. Questa è la cifra di un territorio che fa della qualità, della verginità, dell'eccellenza le sue virtù essenziali.
In un tratto di costa fra la foce del fiume Belìce e del fiume Carboj, si alternano spiagge di sabbia finissima, un’affascinante scogliera affiorante, delle collinette caratterizzate dal fenomeno naturale delle dune mobili, un particolarissimo litorale di ciottoli bianchissimi.
Porto Palo
Porto Palo, antico e suggestivo borgo marinaro, si staglia al centro di un ampio golfo ed è oggi la più rinomata località balneare del territorio. Il suo porticciolo p ideale e sicuro per l'attracco di imbarcazioni da diporto e di uno sparuto numero di piccoli pescherecci. La Torre di avvistamento anticorsaro svetta sempre imponente dalla cima del colle, sovrastando e stando a sentinella di un panorama mozzafiato. Fu costruita nel 1583 in cima al promontorio, dietro cui ogni sera si ritira il caldo sole siciliano, regalando emozionanti tramonti. La posizione dell’antico insediamento di pescatori si inerpica sul promontorio con bianche casette, che hanno conservato l’antica fisionomia, affacciandosi sul porto, l’antico approdo orientale della vicina Selinunte. Testimonianza di tali traffici sono i ritrovamenti subacquei e in particolare un relitto di nave onoraria romana naufragata tra il II e il I sec. A.C. nei pressi dell’attuale molo di ponente.
Il litorale è di sabbia chiara e finissima e qui si concentrano i pochi stabilimenti balneari del territorio, lasciando per il resto libero accesso alle spiagge.
Da Porto Palo a Marinella di Selinunte
Alle spalle di Porto Palo si schiude la Conca della Regina, una piccola caletta al cui nome è legata una leggenda secondo la quale la figlia dell'Emiro, elettola a luogo prediletto, usasse immergersi, nuda, nelle notti rischiarate dalla luna. Il litorale prosegue con la zona delle Solette (per alcuni Isolette), formata da collinette argillose che, con un dolce pendio, arrivano al mare formando calette basse e sabbiose frastagliate da alcuni scogli affioranti. La spiaggia è di grande interesse naturalistico perché gli scogli sommersi e la prateria di piante acquatiche, tipiche del Mediterraneo, ne favoriscono la biodiversità. Si possono infatti rinvenire, anche a fior di battigia, conchiglie particolarissime e fossili adagiati sulla scogliera.
La costa continua verso ovest fino a raggiungere la Riserva naturale della foce del fiume Belìce. Essa si estende per un’area di 129 ettari attraverso paesaggi diversi: le dune, la foce del fiume con la tipica vegetazione palustre e, nella parte più interna, la macchia mediterranea sempreverde.
Da Porto Palo a Sciacca
Sull’altro versante di Porto Palo, la costa prosegue lungo il Serrone Cipollazzo, un’area collinare ricoperta da sabbia e da una fitta vegetazione di canne che conferisce al gigantesco promontorio un aspetto incontaminato e selvaggio. Le dune hanno una morfologia in continua evoluzione che dipende dalla direzioni dei venti che spostano la sabbia e rappresentano una barriera protettiva per gli ambienti retrostanti, mantenendo un ambiente tipicamente mediterraneo.
Da qui, procedendo verso Sciacca e superando Lido Fiori, l’altra stazione balneare di Menfi, si arriva a Capparrina di Mare, una collina ricoperta da una fitta e rigogliosa vegetazione di palme nane, sulla cui spiaggia talvolta depositano le uova le tartarughe marine della specie caretta caretta.
Proseguendo in direzione est del litorale si può visitare la costa di Bertolino di mare, in particolare la spiaggia delle Giache Bianche caratterizzata dalla presenza di ciottoli bianchi lungo la battigia e da una piccola pineta. Proseguendo poco oltre si incontra la foce del fiume Carboj che segna il limite est del territorio di Menfi.